alberghi NO ECOBALLE A CASERTA: 2008
alberghi

sabato 26 gennaio 2008

CASERTARIFIUTI

La guerra della munnezza non è finita.
Lei ogni mattina è lì che ci aspetta all'angolo della strada o appena fuori al paese. Ci reterà fino a che qualcuno non la porterà via. Dobbiamo continuare a interessarcene se non vogliamo che la brutta storia che abbiamo vissuto si ripeta.

Noi ci siamo solo spostati sul seguente indirizzo sperando di non dovere mai riaprire questo b-log.

La redazione

http://casertarifiuti.blogspot.com

larilupa@gmail.com

lunedì 21 gennaio 2008

HABEMUS PIANUM

IL COMMISSARIO RENDE NOTO IL PIANO
Quello che salta agli occhi nel piano proposto dal commissario è che saranno Caserta e Salerno a dare il contributo maggiore per la soluzione della crisi Campana.
IL resto è "fumo negli occhi".
S. Maria La fossa, Serre per risolvere i problemi di Napoli e della Campania. Ma a S. Maria la fossa non deve venire pure l'incerneritore? <>

... con le discariche e i siti individuati siamo a quota 600 mila tonnellate di rifiuti, piu' le 300 mila che gia' accoglie la discarica di Macchia Soprana". Nel piano presentato da De Gennaro non c'e' l'indicazione della discarica di Parapoti: "La sto tenendo come risorsa strategica - ha detto de Gennaro - con il piano abbiamo diviso equamente i rifiuti nelle province campane.(ndr: non ci pare proprio) Non ho quindi necessita' al momento di aprire le altre discariche, Savignano, Terzigno e Sant'arcangelo, ma gia' domani saro'' ad Avellino con le istituzioni locali per analizzare la questione della discarica di Savignano".
PIANO DE GENNARO
Difesa Grande (Av) per 42.000 tonnellate,
Montesarchio (Bn) per 21.000 tonnellate,
Villaricca (Na) per 35.000 tonnellate.
Macchia Soprana, nel comune di Serre per 300.000 tonnellate
Pianura (Na) per 20.000 tonnellate (ecoballe),
Ferrandelle, nel comune di Santa Maria la Fossa (Ce) 350.000 tonnellate
Marigliano (Na) per 98.000 tonnellate e
ex Manifatture tabacchi nella zona orientale di Napoli


sabato 19 gennaio 2008

Compostaggio domestico

Pe default ci chiediamo che cosa possiamo fare per dare il nostro contributo alla soluzione del problema che ci troviamo davanti casa tutte le mattine uscendo e ritroviamo sempre lì la sera quando ritorniamo. DIFFERENZIARE DIFFERENZIARE DIFFERENZIARE

Ma possiamo anche sfruttare le specifiche della nostra piccola comunità. Proviamo a spiegare meglio. Poichè in molte case ci sono i giardini e comunque molti hanno un pezzettino di terra perchè non pensare a compostare in proprio l'umido e ricavarne compost da utilizzare come concime?
Sarebbe un grande passo avanti.

NOI CI PROVEREMO E VOI?

PS:E' ovvio che poi chiederemo un congruo sconto sulla TARSU al nostro Comune;

A lato suggeriamo un link che può essere un'utile guida per chi intende cimentarsi.

mercoledì 16 gennaio 2008

PRESTO SARA' TROPPO TARDI

+80%, i feti malformati rispetto alla media nazionale
+12%, la mortalità per tumore rispetto alla media nazionale
14, gli anni di commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti
7 milioni, le balle di rifiuti prodotte e stoccate nelle nostre campagne
migliaia, le tonnellate di rifiuti ancora tra le nostre strade

http://files.meetup.com/206790/Volantino%20manifestazione%20monnezza.pdf

lunedì 14 gennaio 2008

Provincia di Caserta

domenica 13 gennaio 2008

Panorami




Posted by Picasa

La caduta delle illusioni

Ci eravamo illusi che, per una volta, proprio per l'intervento diretto del governo e per i pericolosi segnali provenienti dal fronte munnezza si fosse maturato un ravvedimento sincero della politica. Ma constatiamo, con amarezza, che così non è. La necessità di instaurare un dialogo con le popolazioni è stato null'altro che "uno slogan" utile in un momento di particolare difficoltà ma non si traduce in un concreto impegno. Emerge con chiarezza dall'ordinanza con cui si conferiscono i poteri a De Gennaro. Si è ritenuto inevitabile creare "il grande ras della munnezza" e rafforzarlo con l'esercito che potrà usare a suo piacimento per liberare le strade dai rifiuti e per sostenere militarmente le scelte fatte sui siti che dovranno contenere ile tonnellate di rifiuti della Campania.
Questo è quanto. Il governo ha grandi responsabilità per questa scelta e ovviamente ne pagherà il fio. Innanzitutto il suo intervento è stato dolosamente tardivo Bertolaso lo aveva avvisato e non ci voleva mlto a capire che si andava verso l'implosione di un sistema. Adesso però è inutile inseguire i fantasmi del passato. Il presente incombe con un quadro che è "allarmante". Lo sfondo del quadro è stato preparato con cura dalla sciagurata e tutta campana filosofia del "tiramm a campa' ". Ma adesso troppi si sono accorti che riferita ai rifiuti essa diventa " tiramm a murì " ed è allora che salta il patto con la popolazione che non ci sta più. La credibilità dei soggetti in campo è nulla.
Pensare di risolvere il tutto con poteri "eccezionali" credo sia una semplificazione che nasconde rischi al momento non calcolabili e non tiene conto della realtà.
Pensare a soluzioni che hanno funzionato nel passato è un errore inescusabile. In Campania non ci potranno essere più discariche o siti come è stato nel passato. La formula va reinventata dando masima garanzia di trasparenza e responsabilità di gestione a chi vive il territorio.
Il richiamo fatto nell'ordinanza ai siti indicati nella L. n. 87/2007 è così inutile che poteva anche non esserci ciò che conta è infatti quanto scritto nell'inciso che segue ed è autoconsistente:
"Il commissario delegato provvede altresi' a individuare altri siti, aggiuntivi o sostitutivi, per lo stoccaggio o lo smaltimento, ivi comprese le discariche chiuse che presentino ancora volumetrie disponibili."
E' chiaro che servono altri siti e che a individuarli dovrà essere De Gennaro, a cominciare da Pianura che è stata già individuata.
La politica ha deciso e come al solito se ne lava le mani.
Davanti a tutti c'è il parafulmini con poteri addirittura quasi dittatoriali e dovrà fare il "il lavoro sporco".
Il punto dela situazione ad oggi è quello che si legge nell'ordinanza di nomina fatta da Prodi e non ci fa ben sperare per il futuro.

venerdì 11 gennaio 2008

CAROTAGGIO E DINTORNI

Le operazioni di carotaggio sono state avviate presso il sito di Carabottoli.
Il nucleo tecnico del commissariato ha effettuato un prelievo sull'unica parte raggiungibile del sito, LA DORSALE LATERALE, per intenderci quella vicina alla strada sterrata.
1. le attività sono state sospese perchè il terrreno è pieno d'acqua (e resterà così fino a luglio );
2. l'attività svolta comunque non da alcuna significativa indicazione tecnica (un solo rilievo non dice nulla);
3. sono prevsti tempi lunghissimi anche solo per fare i carotaggi;
4. sono poi emersi dal terreno segni di discariche abusive del passato che comunque dovranno essere bonificate.


Tralasciamo e non commentiamo il tutto perchè non abbiamo in questo momento tempo...





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Il GALLO SULLA MUNNEZZA
Con l'intervento del governo si è notato un cambiamento radicale soprattutto nella comunicazione con i cittadini. La strada dello scontro con le popololazioni "nominate" è stata abbandonata. Ma comunque il governo fatica a intendere la vera portata del problema di ordine pubblico che l'emergenza ha innescato. Il ministro degli interni parla di azioni "non coordinate" opera di gruppo di faccinorosi e non possiamo non essere daccordo. La reazione a provvedimenti iniqui e insensati è soggettiva. Ognuno esprime il disappunto come può, usando gli strumenti che ha e che ritiene più efficaci.
Chi crede nella politica si rivolge ai referenti politici sul territorio, chi crede nella chiesa idem, chi crede nelle manifestazioni di piazza scende in piazza e chi crede nella violenza come unico strumento che può dare risultati lancia pietre, interrompe servizi, brucia autobus, semina terrore.
Crediamo in fondo che ciò che è avvenuto sia del tutto normale.
La distanza tra le istituzioni e i cittadini della Campania è cresciuta negli ultimi anni. Lo stato è lontano, è ineficace ed inefficiente, salvo poi dimostrare la sua esistenza in azioni repressive sporadiche ed isolate che servono a riaffermare "il potere" più che a risolvere i problemi dei cittadini.
Non ci sono dubbi che accadrà anche questa volta così. Poi per la totalità dei cittadini ricomincerà "la guerra dei poveri", "la lotta per la sopravvivenza" E QUALCUNO RESTERà A FARE IL GALLO

mercoledì 9 gennaio 2008

APPELLO a De Gennaro: VENGA A CARABOTTOLI

L'accordo fatto PER EFFETTUARE IL carotaggio è stato fatto con il commissariato Cimmino-Pansa e la sua struttura. Cioè con chi non ha più alcun potere. E che valore può avere un accordo fatto con chi è stato fadefenestrato perchè palesemente non in grado di gestire la situazione?
Secondo noi nessuno.
Con l'arrivo di De Gennaro si deve necessariamente aprire una speranza di cambiamento non si può perseverare negli errori fatti dai suoi predecessori.
Se gli lasceremo commettere questo errore cioè di
"fidarsi di quanto già fatto dai commissari precedenti" (che hanno fatto solo disastri) è inevitabile che anche lui seguirà lo stesso destino e sfumerà una speranza importante.
La prima cosa da fare è secondo noi quella di invitare il neo commissario a prendere visione dei luoghi e delle ragioni delle popolazioni. (Non si tratta del solito "NO nel mio giardino)
Abbiamo poi dimostrato di essere pacifici e anche di porre problemi seri e documentati da enti pubblici terzi (V.ARPAC) oltre che da relazioni tecniche di consulenti di riconosciuta imparzialità.

La gente dubita che De GENNARO sia al corrente e consapevole che a Carabottoli :

- le falde sono a 50 cm e quindi il rischio inquinamento è elevatissimo;

- i tempi e le spese di realizzazione della messa in sicurezza del sito sarebbero almeno il triplo che da altre parti ( si parla di 7 milioni di € per 40.000 mq. ma i mq. complessivi sono 76.000);

- si compromettono senza appello le poche economie legali della zona; (Mozzarella DOP - Frutta di Qualità - Serricultura- Agricoltura ecc.)


Ci hanno fatto intendere che il supercommissario, anche per il disastro che si sta verificando a Pianura (ma speriamo non solo per quello), intende avviare una nuova politica anche di dialogo con le popolazioni. Allora ci aspettiamo come minimo che venga domani, che è già oggi, a Carabottoli e ci spieghi la necessità di fare queste attività di rilievo tecnico e le sue valutazioni "ictu oculi".
Le politiche vanno attuate oltre che declamate e potrebbe essere anche per lui un'occasione unica ed irripetibile per segnare il cambiamento e per fare quindi un passo importante verso la soluzione di molti problemi.
Il commissario deve rendersi peronalmente conto delle scelte che va ad avallare.
Anche il Presidente De Franciscis farebbe bene a venire perchè è coinvolta direttamente Caserta come Provincia e il piano da approntare sarà inevitabilmente condizionato dalle scelte giuste o sbagliate che farà il supercommissaraio in questi giorni.

DOMANI CAROTAGGIO?

Carotaggio:

CHE COSA E'

Il carotaggio è una tecnica di campionamento adottata durante la ricerca di risorse minerarie nel sottosuolo con perforazione di pozzi o sondaggi, per l' analisi del terreno od altre attività di scavo a scopi di ingegneria civile, e consiste in prelievi di campioni cilindrici a scopo di analisi chiamati carote.

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L'attività concordata dai sindaci che rappresentano Carinola, Francolise, Grazzanise, Cancello ed Arnone sarà svolta domani.
I tecnici del vecchio commissariato per la creazione dell'emergenza (Cimmino-Pansa) saranno affiancati da tecnici scelti dai comuni (Professori universitari di primo piano).
Il senso di questa attività ci è oscuro (lo abbiamo già scritto). Vi sono documentate motivazioni che rendono di fatto Inidoneo Carabottoli acnhe se, e di sicuro non è così, fosse geologicamente il migliore sito che può ospitare quella porcheria di balle.
Ma per la struttura commissariale si tratta di "un'attività preliminare alla esecuzione dei lavori".
Ma tali attività, ci chiediamo, non sarebbe bene, invece, farle per trovare il sito più idoneo ad ospitare le balle dei CDR della Campania che poi ECO non sono?


E i misteri aumentano.

Domani comunque sapremo se Carabottoli è uscito definitivamente dai piani dei commissari, se il supercommissario ha preso a funzionare e ha iniziato a dubitare le attività svolte dai suoi predecessori.

Se invece è cambiato solo il capotreno, ma il treno è lo stesso e il binario lungo cui si muove idem, lo sapremo nel volgere di qualche giorno, il tempo di avere le risultanze dei rilievi tecnici che tengano conto dell'impatto ambientale dell'insediamento.


Se il carotaggio non ci sarà significa che la partita è chiusa, almeno per il momento.



Caro SUPERCOMMISSARIO

Innanzitutto non ce ne volere se, solo per comodità, di seguito ti chiameremo DG. Non ti fregeremo del titolo di "commissario straordinario per la creazione dell'emergenza" perchè abbiamo bisogno di credere che con il tuo arrivo si apra una pagina nuova e si chiuda definitivamente una pagina vergognosa della nostra storia recente.
Quindi vogliamo solo augurarti buon lavoro di cuore.
Le difficoltà ambientali della nostra terra ti dovrebbero già essere abbastanza note. Ti segnaliamo le poche convinzioni che abbiamo nel corso della nostra breve esperienza maturato senza per questo avere la pretesa di essere voler essere esaustivi o risolutivi dei problemi che incontrerarai:

- la raccolta differenziata è un capitolo dolente e allo stesso tempo la chiave di volta della soluzione della maggior parte dei problemi nel breve-medio-lungo periodo.
Fare la differenziata infatti significa ridurre e di molto la necessità di nuovi siti per discariche e stoccaggio. Nessuno ha parlato di dfferenziata fino a che l'emergenza non è balzata all'attenzione del governo nazionale. Più si riuscirà a convincere la gente a differenziare-riusare-riciclare meno emergenze vivremo. La popolazione è stata sempre disincentivata per carenze soprattutto della filiera di raccolta, per la mancanza di isole ecologiche, per l'organizzazione di servizi improbabili gestiti dai consorzi che sembravano fatti ad arte per non fornire nessun servizio.
Il passo ora
con l'intervento del governo dovrebbe essere stato fatto verso il non ritorno . Ma tutti i comuni hanno già in passato cercato di realizzare La raccolta differenziata . Quelli che non ci sono riusciti vanno affiancati con quelli che ci sono riusciti. I buoni esempi indicano sul territorio le competenze da utilizzare. Non ci può essere innovazione senza acquisizione di know-how. Resta fermo il punto che le resistenze arriveranno da tutte le parti, con molteplici motivazioni. ;

- l'individuazione dei siti idonei è un altro grande problema. Numerosi studi sono stati fatti da più e meno autorevoli personalità del mondo scientifico ma a questo punto non sappiamo proprio quali siano giusti. L'unica certezza è che quelli individuati dal commissario di sicuro "sono a forte rischio inquinamento" e vanno tutti rivisti. Non c'è in questa affermazione un'accusa al commissario ma alla sua struttura che si muove poco e male, forse perchè troppo schermata dalla normativa vigente. Non ci risultano adottate griglie di criteri nè procedure verificabili. E' dimostrato che ... si salta nello stesso comune da una parte all'altra con disinvoltura. A questo punto si poteva anche sorteggiare, non c'era bisogno di tante spese inutili. I poteri forti cercano di indirizzare il commissario in un'area di proprietà privata e se ci riescono l'affare è fatto. Se non ci riescono l'affare si sposta su un momento successivo quello della messa in sicurezza in tempi brevi del sito. Più lavori si progettano e si fanno meglio è, più cemento si usa ... più si guadagna. Il profilo sanitario e ambientale è secondario, viene automaticamente superato dall'emergenza che centuplica il profilo sanitario ed ambientale nelle aree urbane.

- l'interesse dei poteri forti è controllare e gestire discariche per poi poter piazzare rifiuti tossici e nocivi insieme a quelli RSU normali. Come ben saprai ciò avviene anche attraverso la riconversione dei rifiuti stessi e, quindi, con l'intervento di aziende del settore. In questo momento poi è facile che ciò avvenga mescolandoli direttamente ai cumuli esistenti per strada. Bisogna quindi vigilare sui rifiuti e delimitare aree in cui possono essere depositati e orari di consegna. Non basterebbero centomila agenti. Quindi bisogna coinvolgere la gente ed invitarla a segnalare, con garanzia di anonimato, ogni movimento sospetto che avvenga nelle strade dove ci sono rifiuti.





martedì 8 gennaio 2008

CARABOTTOLI E' FUORI DAL PIANO PROVVISORIO DEL GOVERNO?

Dalle notizie che ci arrivano dovremmo essere fuori dal piano provvisorio del governo.
Si parla di altri siti.
Daltronde non è di sicuro "immediatamente utilizzabile".
Ci sembra una notizia buona e la diamo .... sperando di non esserci sbagliati.

IL GOVERNO DECIDE ... meglio tardi che mai


RIFIUTI: OK AL PIANO, ARRIVANO DE GENNARO E L'ESERCITO E' durato oltre tre ore il vertice di governo a Palazzo Chigi sull'emergenza rifiuti in Campania.

Per la lotta contro l'emergenza rifiuti saranno "utilizzati i siti immediatamente utilizzabili dal decreto 87 del 2007 , ai quali si affiancheranno altri individuati dalle autorità competenti". Lo ha detto il presidente delConsiglio Romano Prodi, a Palazzo Chigi. Fonte ANSA

Ma questi siti QUALI SONO?
... i siti da destinare a discarica presso i seguenti comuni: Serre in provincia di Salerno, Savignano Irpino in provincia di Avellino, Terzigno in provincia di Napoli e Sant'Arcangelo Trimonte in provincia di Benevento....
Ma Serre poi è stata sostituita?

Comunque Prodi parla di "Piano" e crediamo faccia riferimento a quello di Pansa che dovrebbe essere "l'autorità competente".
In tutto il resto del mondo "è competente" chi ha avuto il compito di fare qualcosa "perchè è in grado di farlo". In Italia invece accade che è competente anche "chi ha dimostrato di non essere in grado ". Sappiamo che può sembrare una esagerazione ma quando si fa un errore bisognerebbe poi mettervi riparo immaginando soluzioni diverse. MAH!

In sintesi crediamo che il grido di dolore per l'ennesimo disastro che sponsorizza il "commissario alla crezione dell'emergenza" sia caduto nel vuoto. E speriamo di sbagliarci.

Ma il governo ancora una volta sostiene la scelta del commissario, anzi rilancia con il super-commissario. Solo in Italia possono succedere simili sciagure, annunciate, note a tutti ... ma ineluttabili come il destino di chi nasce nella nostra povera terra.
Abbiamo lungamente fantasticato sui super-poteri concessi al "commissario straordinario alla crezione dell'emergenza", con la collaborazione dei bambini del presidio. Ovviamente per loro era tutto un gioco nuovo. Chi aveva il potere? Chi aveva più forza?
Il gioco per noi, che pure siamo tutti poco più che adolescenti era abbastanza amaro (ma i bambini invece si divertivano molto).
I super poteri allora noi li abbiamo utilizzati per:
- ridare una speranza anche minima di lavoro onesto a chi in questa area geografica non ne ha mai avuto, fino a rinunciare ad essere iscritto nelle liste dei centri per l'impiego (servizi ormai sconosciuti ai più);
- creare servizi per le persone minimali;
- far crescere legalità, rispetto per le istituzioni e senso civico;
- scovare le discariche abusive di rifiuti tossici e nocivi e far arrestare i responsabili della loro creazione.

La creazione del nuovo super commissario, comunque, ci apre un altro orizzonte, non tanto inatteso per la verità, che ci stimola a pensare. Il super commissario avrà super super poteri o toglieranno i super poteri al commissario e li daranno al super commissario? Sembra ce sosotituirà Cimmino che ha sostituito dal 28 dicembre Pansa e il suo incarico durerà 120 giorni. L'interrogativo è ala fine dei giorni (di incarico) di De Gennaro si tornerà alla situazione normale (quella del comissario strordinario per la creazione dell'emergenza) o si passerà alla gestione ordinaria?

Per un certo periodo ci eravamo convinti che stavamo alla "prova carota" (cercavamo infatti uno o più volontari) ma ci sbagliavamo perchè invece ... siamo proprio alla frutta. -scusate la battutaccia-

Comunque resta elevata la probabilità che nuovamente si troveranno contrapposti gli unici attori della tragedia CHE NULLA HANNO FATTO per essere nella maledetta situazione in cui si trovano: IL POPOLO da una parte (reo unicamente di essere ostinato a vivere in questa terra) e LA POLIZIA dall'altra parte (che è costretta ad eseguire ordini senza discutere). E molto spesso le due parti coincidono con il rischio concreto che la situazione possa degenerare in uno scontro fratricida, immorale e vergognoso. Molti sono gli agenti, infatti, che provengono dalla nostra terra, nostri parenti, nostri amici e persone che stimiamo e rispettiamo, e non solo per la divisa che portano.
Fino ad ora va detto che, almeno a Carabottoli, il rapporto con le forze dell'ordine è stato tutto sommato buono anche perchè la protesta è stata sempre civile e non violenta.

lunedì 7 gennaio 2008

EPILOGO

Non siamo maghi ma è facile capire l'epilogo verso il quale ci stiamo avviando a grandi passi. La terza camera (Porta a Porta) della nostra imperfetta democrazia limitata lo ha lasciato tra le righe intendere con sufficiente chiarezza. Domani il Governo interverrà e, ovviamente, fidando sulle notizie fornite dal Commissario, indicherà i siti prescelti per superare l'EMERGENZA.
NON ABBIAMO ALCUN ELEMENTO CHE CI PORTI ANCHE SOLO A SOSPETTARE CHE TRA I SITI CHE DOMANI VERRANNO "NOMINATI" NON CI SIA ANCHE CARABOTTOLI E CIO' ANCHE SE:
- L'ARPA'C HA DETTO E RIBADITO CHE E' INIDONEO;
- E' UN SITO CHE SARA' PRONTO SOLO TRA DIVERSI MESI E QUINDI NON SERVE A SUPERARE L'EMERGENZA;
- PROVOCHERA' DANNI INCALCOLABILI ALLE PRODUZIONI DI QUALITA' DEL TERRITORIO (PERDITA DEL DOP E AZZERAMENTO DELL'AGRICOLTURA);
- NESSUN ACCERTAMENTO IN LOCO E' STATO ANCORA FATTO PER VEDERE QUELLO CHE L'ARPAC HA GIA' DICHIARATO E CIOE' CHE LE FALDE SONO SUPERFICIALI E IL RISCHIO INQUINAMENTO E' ALTISSIMO.
MA QUALCUNO SULL'ALTARE DELL'EMERGENZA
SI DEVE SACRIFICARE



APPELLO DELLA REDAZIONE

Poichè siamo stati oggetto spesso, nostro malgrado, di attacchi e di giudizi che riteniamo strumentali ed ingenerosi vorremmo sapere se facciamo bene a tenere aperto questo spazio o se a questo punto è meglio chiuderlo.

Questo dubbio ci viene anche dalla scarsa partecipazione soprattutto di commenti e di contributi che ci pervengono.

Quindi i visitatori abituali del sito sono pregati di scriverci anche semplicemente "chiudetelo" oppure "lasciatelo aperto".

La redazione valuterà con la massima intenzione le indicazioni che verranno date perchè l'unica cosa che abbiamo cercato di fare è dare un piccolo contributo a quello che si prospetta come un disastro ecologico di dimensioni enormi che si sta per abbattere sul nostro territorio.

Fateci sapere a mezzo e-mail a larilupa@gmail.com

PIANURA SI FARA'

NAPOLI - Prima la speranza, con le forze dell'ordine che abbandonano il sito, poi la doccia fredda da parte delle istituzioni locali: la discarica di contrada Pisani si fara'. E a Pianura, dopo sette giorni di tensione e scontri, riesplode violenta la rivolta, tanto che la polizia e' costretta a caricare per disperdere la folla.

La protesta scoppia poco dopo le 22: all'interno della discarica bruciano i teloni gia' posizionati per preparare il terreno ad accogliere i rifiuti e bruciano le ruspe; il quartiere e' isolato da blocchi stradali improvvisati con cassonetti, vetture e mezzi pubblici, alcuni dati alle fiamme dai manifestanti che si sono impadroniti anche di una pala meccanica con cui hanno tentato di sfondare un muro. I mezzi dei vigili del fuoco non riescono a raggiungere il luogo dell'incendio e la tangenziale di Napoli e' bloccata in piu' punti. La rivolta e' alimentata dai soliti gruppi di facinorosi che gia' nei giorni scorsi si sono infiltrati nella protesta, isolando di fatto le migliaia di cittadini che pacificamente si sono ribellati alla riapertura del sito.
Fonte ANSA 23:24

LA POLIZIA ABBANDONA

PIANURA HA RESISTITO
ED HA VINTO!!!
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Le forze dell'ordine hanno lasciato il sito della discarica di contrada Pisani nel quartiere di Pianura tra applausi dei manifestanti e cori di 'vittoria': "fuori, fuori". Appena l'ultimo convoglio delle forze dell'ordine ha abbandonato la discarica di Contrada Pisani, le centinaia di manifestanti che da giorni protestano contro la riapertura del sito hanno pacificamente invaso l'ingresso del sito. Tra le persone che urlano in segno di vittoria anche tante donne e bambini. 'Vinceremo, vinceremo' e 'chi non salta Bassolino e'' i cori che partono dai dimostranti. "Adesso andiamo a verificare se hanno realmente abbandonato l'idea di allestire la discarica", ha detto il consigliere comunale di Napoli, Marco Nonno, che da giorni guida la protesta dei cittadini di Pianura.
Fonte: ANSA 7-1-2008 ore 18.50

LA RICETTA DI DI RIFONDAZIONE

LE PAROLE DI PRODI

Credo che vadano apprezzate le parole pronunciate da Prodi in merito alla emergenza rifiuti in Campania. C'è bisogno di responsabilità e di fermezza , ma soprattutto c'è bisogno di condivisione, pazienza e costanza: i problemi si risolvono se si lavora insieme, rispettandosi reciprocamente.

IL COMMISSARIAMENTO

In questo senso sarebbe stato preferibile superare subito la gestione straordinaria: il commissariamento è una modalità che può andare bene per un breve periodo, non per 14 anni. E comunque non ha portato soluzioni. Anzi, secondo la commissione bicamerale di inchiesta sulla Campania presieduta da Barbieri, l'emergenza rifiuti in Campania è stata alimentata da una gestione straordinaria anomala, costata fiumi di danaro, che ha dato origine a fenomeni di corruzione e di collusione con la camorra. Il commissariamento, insomma, secondo l'organismo parlamentare, ha costituito non “una soluzione inefficace”, ma il problema stesso, e “ha trasformato l'emergenza in dramma”. Queste le conclusioni finali all'unanimità di una inchiesta che di fatto mette sotto accusa il sistema di potere politico regionale che direttamente e indirettamente ha determinato lo stato di cose. Per questo sarebbe stato molto meglio se il Governo avesse scelto la strada del superamento hic et nunc del commissariamento, sebbene lo spacchettamento e la riduzione a 11 mesi indichino questa volta la volontà di chiudere per davvero l'era della gestione straordinaria.

BASTA “TIRARE A CAMPARE”

D'altro canto, se si vuole lavorare ad una soluzione definitiva del problema rifiuti in Campania, - e questo l'obiettivo dichiarato da Prodi – bisogna andare nella direzione opposta di quella seguita finora dal Commissariamento, cioè del “tirare a campare” in attesa dell'accensione del termovalorizzatore. E' ormai fin troppo chiaro che, al di là delle strutture e dell'impiantistica finale, il problema si risolve in via strutturale solo se si fa la raccolta differenziata. Senza polemica, ma con fermezza bisognerà pur dire al Governatore che, seppure sia comprensibile la difesa delle proprie posizioni e delle proprie convinzioni, oltre che della propria struttura di potere, di fronte all'evidenza di milioni di eco-balle che nessun termovalorizzatore può bruciare non è possibile continuare a sostenere che il problema sia stato determinato dalla mancata realizzazione di termovalorizzatori. Cosa avrebbero bruciato, se le ecoballe sono piene di acqua? Qualsiasi sia l'impiantistica finale, il ciclo non funziona se non c'è prima la raccolta differenziata. Inoltre il sistema in Campania è aggravato dalla scelta di fare impianti enormi con bacini di utenza regionali o interegionali, con la conseguenza di aggravare gli impatti ambientali e sociali con i lunghi viaggi che il sacchetto compie: decine a volte centinaia di Km per raggiungere gli impianti di CDR, di lì altre decine o centinaia di Km alle aree di stoccaggio e poi, quando questo sarò pronto, altre decine o centinaia di km per arrivare all'inceneritore. E i trasporti in Campania sono controllati in gran parte della camorra.

UN PERCORSO PER UNA SOLUZIONE DEFINITIVA

In ogni caso oggi tutti, ma proprio tutti, ammettono che per risolvere definitivamente il problema è necessaria la raccolta differenziata, per ridurre gli aggregati finali da smaltire al 30-35% dei volumi prodotti, e soprattutto eliminando l'umido, che è il fattore di degenerazione e dell'inquinamento maggiore nei rifiuti solidi urbani. E per raggiungere questo obiettivo condiviso è, in ordine cronologico, necessario subito liberare le strade, avviare d'imperio, in tempi strettissimi, in pochi giorni, la raccolta differenziata straordinaria, incentivando i comuni a rendere stabile l'attività e penalizzando quelli che si rendono inadempienti, provincializzare il ciclo, mantenendo per una prima fase una specificità per l'area metropolitana di Napoli e, last but not least, agire normativamente per ridurre a monte la produzione di rifiuti.

LIBERARE LE STRADE

Per liberare le strade subito bisogna trasferire i rifiuti da qualche altra parte. La soluzione di riaprire le vecchie discariche è socialmente ingiusta, difficilmente applicabile, estremamente onerosa. Sarebbe preferibile fornire ad ogni comune (e ad ogni circoscrizione) scarrabili in numero sufficiente e trasferire i rifiuti giacenti in questi contenitori anche sovrapponibili, da posizionare in siti temporanei “coperti” sotto tettoie o capannoni industriali in disuso, comunque in zone non urbane e non agricole, con semplici impianti di captazione del percolato. Destinazione finale: impianti fuori regione o fuori nazione in grado di trattare il rifiuto tal quale.

RACCOLTA DIFFERENZIATA SUBITO

In cambio di questo alleggerimento bisognerebbe pretendere l'immediato avvio della differenziata in tutti i comuni campani. Non è possibile più tergiversare o inventarsi scuse: è necessario agire d'imperio, soprattutto nelle grandi città, mobilitando le strutture preposte, ma anche la protezione civile e i volontari, in una grande opera di raccolta differenziata straordinaria chiamando alla mobilitazione generale la cittadinanza che vuole scrollarsi di dosso questa vergogna civile che portiamo addosso da 14 anni come una croce. Bisogna poi incentivare – con finanziamenti regionali e nazionali, tutti i Comuni che stabilizzano l'attività, integrare i progetti con quelli di valorizzazione delle risorse umane disponibili, trasformare questa tragica difficoltà in una opportunità di riscatto di civiltà, di sviluppo e di economia dal basso. E, di contro, bisogna penalizzare i comuni che si rendono inadempienti, come previsto dalla Ronchi, fino allo scioglimento dei consigli comunali.

PROVINCIALIZZAZIONE SOLIDALE

E' necessario responsabilizzare anche le province, che devono avere poteri e risorse per accompagnare i Comuni alla organizzazione della raccolta con metodi efficaci e idonei per raggiungere gli obiettivi di legge in tempi ristretti (porta a porta, almeno secco-umido) e alla realizzazione (non in zona agricola o urbana) di strutture coperte comunali o intercomunali di trasferenza per l'umido e per il secco indifferenziato. Le provincie devono altresì poter sviluppare la rete e le relazioni con i riciclatori ed offrire ai Comuni assistenza per la definizione dei rapporti per il ritiro dei materiali differenziati. E devono, naturalmente, realizzare impianti di compostaggio e le discariche o gli impianti per la chiusura del ciclo, da situarsi sempre fuori dalle aree urbane e agricole. Per quanto riguarda il compostaggio si potrebbero utilizzare subito i capannoni degli impianti di CDR, che possono essere facilmente riconvertiti: allo stato attuale, infatti, gli impianti di CDR è meglio fermarli, in quanto non fanno altro che trasformare i rifiuti in balle che nessun termovalorizzatore potrà bruciare e in frazione organica inquinata che va per forza in discarica, non eliminando nemmeno un Kg di rifiuti. Il processo di provincializzazione, ancora, deve tener conto per una fase iniziale e temporalmente definita, della necessità di accompagnare la fuoriuscita dall'emergenza dell'area metropolitana: dunque una provincializzazione solidale, accompagnata dal Governo, che trovi le forme convenzionali per sostenere un sforzo autentico di superamento dell'attuale situazione di degrado.

RIDUZIONE DEI RIFIUTI A MONTE

Infine: ci vuole una legge regionale subito per la tassazione degli imballi, che incentivi il "vuoto a rendere" e penalizzi "l'usa e getta". L'effetto si vedrà a medio termine, ma è un'asse strategica fondamentale. Circa il 40% dei rifiuti è infati costituito da imballi, e la gran parte di essi è inutile o comunque sostituibile. Spillare l'acqua, i detersivi, i saponi liquidi (come già fanno diverse grandi distribuzioni) oppure tornare al "vuoto a rendere" dell'acqua, del latte, della birra. D'altra parte non è possibile affrontare il tema specifico dei rifiuti in Campania senza mettere a tema la questione del modello di consumo e della crisi di civiltà che attraversa la Campania e tutto il Mezzogiorno, frontiere avanzate di una modernizzazione neo-liberista e di una egemonia totale del capitale e del suo agire totalizzante. In altri termini se non si comincia a mettere in discussione i modelli dominanti di consumo e di vita della nostra epoca.

Riceviamo da Giosuè BOVE, Segr. Provinciale di Rifondazione Comunista, e, con piacere, pubblichiamo.
La Redazione di carinolanoecoballe.blogspot.com
E-mail larilupa@gmail.com

APPELLO DI DE FRANCISCIS

Caserta – Un appello perché in questa “situazione così drammatica sotto il profilo ambientale ed igienico-sanitario” tutti sentano il dovere di stringersi attorno “ai rappresentanti degli Enti locali, ai vostri sindaci”, e ad una protesta costruttiva, che vada nella direzione di chiedere al Governo di restituire i poteri ordinari in materia di smaltimento rifiuti a Province e Comuni, viene lanciato in un messaggio trasmesso dalle televisioni locali ai cittadini di Terra di Lavoro dal presidente della Provincia, Sandro De Franciscis.
“Come amministratori sappiamo di poter lavorare a soluzioni per uscire dalla crisi rifiuti – dice De Franciscis –. Abbiamo le idee chiare su questo punto ma vorremmo che ci lasciassero esercitare le prerogative che invece ci vengono ancora negate”. Il presidente della Provincia di Caserta insiste su questo punto: “Abbiamo immaginato delle soluzioni e fatto delle proposte al Commissariato. Ci sarebbe la possibilità di uscire da questa drammatica crisi con tre-quattro soluzioni ma – aggiunge De Franciscis – il commissario non le ha accolte. Anzi, ci viene opposto un imbarazzante silenzio”. Da qui l’invito alla comunità provinciale di mettere in campo forme di protesta civili: “Chiediamo tutti insieme che cessi la parentesi lunga ed inconcludente del regime commissariale in Campania e a Caserta”.
Nel messaggio De Franciscis invita la popolazione a “trattenere per qualche giorno presso le abitazioni la frazione secca dei rifiuti che si producono quotidianamente”. “Può apparire una misura inutile di fronte ad un’emergenza così grande – osserva – ma anche questi piccoli gesti possono aiutare”. “Capisco la vostra esasperazione di fronte a tanto scempio – conclude il presidente della Provincia – e giustifico le vostre proteste, ma occorre senso civico e mi sento di assicurare che riusciremo a metterci presto alle spalle questo momento così drammatico”.

Fonte : comunicato stampa

IL RE E' NUDO

Dall'accordo raggiunto con i sindaci del comprensorio interessato (Carinola(P. DI BIASIO - Francolise (A. RUSSO) - Grazzanise(E. PARENTE) - Cancello ed Arnone(P.EMERITO) ) i carotaggi si sarebbero fatti quanto prima. Ma ciò al momento non c'è notizia che sia avvenuto. Ci chiediamo perchè. Finalmente il commissariato, uniformandosi alla puntuale relazione dell'ARPA'C, ha preso atto della palese inidoneità dell'area ed ha rinunciato all'idea!! - penserà qualcuno-. Ma noi, purtroppo, non crediamo che le cose stiano così. Per la sua natura del suo terreno Carabottoli si è trasformato in una grande piscina piena d'acqua a causa delle precipiatazioni nemmeno torrenziali di questi giorni e resterà così almeno fino al mese di Maggio. I tecnici di sicuro se vanno saranno inghiottiti dal fango. Quale potrà mai essere l'esito di una tale indagine? Non occorre nemmeno essere tecnici per prevederlo, una mente dotata di normale "buon senso" penserebbe "vabbè vediamo altrove, il comune di Carinola non esaurisce mica il territorio della provincia di Caserta". E invece non è così. Progetti improbabili, faraonici vengono partoriti immediatamente dalle menti degli addetti ai lavori e anzi "l'affare diventa addirittura più interessante". Vuoi vedere che nel 2007 non ci sono le tecnologie necessarie per realizzare un "progetto idoneo"?. Le colate di cemento aumentano (almeno sulla carta) a dismisura, le palificate diventano indispensabili ecc. ecc. I milioni di euro si sprecano senza limite, il budget è illimitato, si può dare libero sfogo alle fantasie più audaci. L'emergenza copre tutto. Dopo ci sarà la puzza e la Regione a coprire tutti i disastri che saranno fatti. Ma anche la puzza in fondo è funzionale a non far sentire tutto il marcio che c'è nella individuazione dei siti per lo stoccaggio che temiamo devono avere un unico requisito di base: ESSERE FIN DALL'INIZIO UN GRANDE AFFARE PER QUALCUNO, GIA' NEL MOMENTO DELLA INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA, E CONTINUARE AD ESSERLO ANCHE DOPO CON IL COMPIACENTE SVERSAMENTO DI TUTTO QUELLO CHE E' POSSIBILE SVERSARE O STOCCARE.
Tutti lo sanno, ma fanno finta che non sia così.
Ma il re adesso è nudo, ed è sotto gli occhi di tutti.

domenica 6 gennaio 2008

MISTERI CAMPANI

L'emergenza ha raggiunto il suo apice. E ora? Sui tg nazionali l'oro di Napoli campeggia in bella mostra. Veramente una enorme cassa di risonanza mediatica. Siamo ... il popolo ideale. Sciatto e trascurato quanto basta, distratto dalle vetrine dei consumi, accecato da un misera ricchezza consumistica fatta di poca sostanza e di tantissimo... fumo. Nei prossimi giorni l'esercito scenderà in campo garantendo l'apertura regolare delle scuole e poisi vedrà se potrà essere utilizzato in qualche altro modo. Ma dei fantomatici siti militari idonei allo stoccaggio delle balle perchè nessuno ne parla più? MISTERO
Soprattutto siamo basiti dalla inefficacia della comunicazione istituzionale del commissariato. La crisi in atto è una occasione senza precedenti per avviare la RACCOLTA DIFFERENZIATA. Nessuno parla della necessità di riusare, differenziare, produrre meno rifiuti. Perchè ciò può avvenire e nessuno si scandalizza? MISTERO
Perchè nessuno da un ultimatum ai comuni che sono in ritardo di avviare al più presto la differenziata? MISTERO
Perchè non vengono sciolti e commissariati i comuni che si sono dimostrati essere meno che virtuosi nella gestione dell'ambiente? MISTERO

I soliti malpensanti dicono che il motivo è da ricercarsi nella volontà di chi decide di fare nuovi siti, nuove discariche, tutto al più qualche termovalorizzatore.

... e allora domani arriverà ma per noi non cambierà proprio nulla...

sabato 5 gennaio 2008

IL BASTONE E LA CAROTA

E’ CRISI NAZIONALE

Qualche giorno fa commentando l’azione del governo sull’emergenza rifiuti in Campania abbiamo scritto “il governo ha partorito il proroghino”.

Ebbene il risultato della politica del governo – quella di non governare - sta spiegando i suoi effetti.

La situazione è diventata esplosiva e, quindi, adesso il governo dovrà intervenire nuovamente.

Eppure che la situazione in Campania si fosse incancrenita era chiaro a tutti.

Sentiamo ogni giorno autorevoli pensieri di autorità di ogni ordine declinare le criticità e le peculiarità del fenomeno Campania. Ma ciò nonostante per il governo “tutto poteva continuare come prima per altri 11 mesi”. Ciò è inaudito. Il popolo napoletano e quello campano sono abituati a sopportare angherie di ogni genere ed è di tutta evidenza qualcuno ha pensato che avrebbe abbassato la testa e sopportato anche questa volta.

Ma anche la pazienza e la tolleranza storica dei napoletani ha un limite che tutti farebbero bene a tenere presente.

L’arroganza, la violenza, i proclami dittatoriali non è detto che diano sempre il risultato che ci si aspetta. Anzi personalmente riteniamo che oltre ad avere l’effetto negativo di esasperare gli animi e allontanare i cittadini dalle istituzioni possono soltanto creare i presupposti per i disoridini a cui stiamo assistendo. Ci verrebbe da pensare che tutto sia stato pianificato se non fosse che ciò avrebbe richiesto una capacità di analisi e di organizzazione che non riconosciamo alla struttura commissariale .

Dopo oltre un decennio di inefficacia ed inefficienza di sistema come si può pensare che la struttura commissariale possa avere la credibilità necessaria a gestire una crisi di così vaste proporzioni?

I territori si rivoltano giustamente e chiedono il rispetto dei patti già fatti e mai mantenuti e chiedono trasparenza nelle scelte che vengono fatte per individuare i siti.

E’ possibile che il commissariato si muova senza una griglia di criteri di riferimento?

Se la struttura può muoversi senza “nessuna regola precisa” quale comprensione poi può chiedersi alle comunità che si oppongono a scelte palesemente “inidonee”?

Nel nostro caso per esempio l’ARPAC ha relazionato ampiamente e ripetutamente sull’inidoneità del sito invece i prefetti e la struttura commissariale insistono che “bisogna fare i carotaggi”.

Quali sono gli interessi che stanno dietro a tale “accanimento”? Non tocca di certo a noi stabilirlo.

Quello che certamente possiamo rilevare è che il commissariato sta facendo ulteriori inutili spese su Carabottoli che non serviranno a nulla. Perché diciamo questo? Perché la relazione dell’ARPAC è fondata non soltanto su una mera valutazione di carattere geofisico del terreno ma da tutta una serie di valutazioni che di fatto non potranno essere superate da nessun carotaggio. Allora continuiamo a non capire lo sperpero reiterato di risorse pubbliche che potrebbero essere senz’altro meglio impiegate.

Se poi qualcuno pensa di annullare la relazione dell’ARPAC in qualche modo, il governo farebbe bene ad iscrivere anche tale agenzia nella lista degli “enti inutili” in modo che “l’ente preposto all’eliminazione degli enti inutili” (invenzione di questo governo) possa provvedere con sollecitudine.

La brutta piega dell’affare rifiuti consiglia, comunque, a tutti “molta cautela”.

Tutti hanno capito quello che sta succedendo, perché nell’odierna società è più difficile “controllare” i pensieri, censurare le informazioni di quanto non potesse accadere soltanto 10 anni fa. Ma molti non se ne sono ancora accorti e quando se ne accorgeranno sarà per loro troppo tardi.

La politica che adesso è stata attuata dalla struttura commissariale è quella della carota e del bastone.

Da qualche parte si riesce ad entrare utilizzando la carota. Da qualche altra parte invece si riesce ad entrare solo utilizzando il bastone.

La provincia a questo punto dovrebbe intervenire con uno scatto di “coraggio” –che non si può sempre solo dichiarare a chiacchiere- con un piano serio e impegni seri. Il governo dovrebbe intervenire con un provvedimento sensato di superamento immediato della stagione emergenziale. Le istituzioni tutte dovrebbero intervenire a tutela della loro stessa dignità per evitare un disastro ambientale certo e senza precedenti.

Chi troverà per primo il coraggio?

Questo è l’interrogativo centrale di questi giorni.

La situazione che già oggi sembra fuori controllo è suscettibile di ulteriori peggioramenti e di sviluppi imprevedibili nei prossimi giorni.

Quando deliberatamente si abdica al buon senso e alla ragionevolezza poi è anche possibile che la notte della ragione prenda il sopravvento e che … non si capisca più niente.

venerdì 4 gennaio 2008

QUALCOSA SI MUOVE... verso la provincializzazione

Oggi la nostra percezione, sia pure limitata dalla penuria di informazioni, è tendente a un cauto ottimismo. Le ragioni sono facili da spiegare. IL caso emergenza rifiuti a Napoli ha valicato ogni possibile filtro mediatico innalzando il problema a caso nazionale anzi europeo. Pianura in previsione della riapertura della vecchia discarica si è presto trasformata in "zona di guerra". Sprattutto però, ovunque sui giornali e sulle televisioni il commissario finisce sul banco dei principali colpevoli. Il corrierone dedica al caso pagine intere ed approfondimenti che inquadrano il problema con sufficiente chiarezza. La politica dell'EMERGENZA, come mezzo di pressione per giustificare scelte sciagurate, è stata smascherata. Anche il governo potrebbe essere costretto, perchè pressato da più parti, ad intervenire nuovamente entro poco tempo. Napoli, dicevamo, avrebbe risolto il suo problema, così Salerno e Avellino, rimane Caserta.
E' arrivato il momento della discesa in campo della Provincia di Caserta. Questa volta in modo formale il Presidente De Franciscis dovrà esprimersi.
Attesa la reale consistenza dello stato dei luoghi di sicuro sarà possibile individuare in un piano provinciale un sito migliore di Carabotoli.
Con questo nessuno vuole tirarsi indietro e credo che tutti i territori vogliano impegnarsi per contribuire alla soluzione dei problemi legati all'emergenza.
Intanto i sindaci si sono accordati con il prefetto per permettere alla struttura commissariale l'accesso sul sito esclusivamente per effettuare i carotaggi.
In proposito tante sarebbero le considerazioni da svolgere. Ma adesso ho sonno.

INCIDENTE MORTALE

SENTITE CONDOGLIANZE
La redazione porge sentite condoglianze alla famiglia del Sig. Caldarone, deceduto a seguito di un incidente stradale sulla strada che conduce a Carabottoli.
Con la sua presenza al presidio ci ha insegnato l'importanza della solidarietà, della vicinanza, dell'amicizia: valori importanti e imprescindibili .
In molti al presidio lo ricordano.
Ci lascia una testimonianza profonda e una speranza: non cè solo cinismo nel cuore degli uomini del nostro tempo.
Non abbiamo avuto personalemente il piacere di conoscerlo e ce ne dispiace.
Ha trovato di sicuro nella vita eterna il posto che merita al fianco dei giusti.

giovedì 3 gennaio 2008

3 gen 2007 Diario

DIARIO

Questa mattina al presidio è arrivato Vincenzo AITA, Europarlamentare di Rifondazione Comunista. E’ stato accompagnato dal Sindaco di Francolise, dott. Andrea Russo, e da una delegazione di tecnici, sul sito che dovrebbe ospitare le balle per constatare personalmente lo stato dei luoghi. L'on. AITA è stato messo al corrente della situazione e ha palesato le sue perplessità sull’idoneità del sito di Carabottoli. Oltre a ciò ci ha tenuto a precisare che la situazione dei rifiuti in Campania è drammatica e per superare la crisi attuale il commissariato non è più lo strumento che può efficacemente garantire la delicata fase di passaggio alla gestione ordinaria . Vi è bisogno di immaginare una struttura che inglobi i diversi livelli istituzionali in modo tale da superare, almeno in parte, la dichiarata sfiducia delle popolazioni. Una proposta quest’ultima già avanzata dal Sen. Tommaso Sodano, e intorno a questa ipotesi la politica “riflette” e cerca di aggregare consenso.

In mattinata il Sindaco di Carinola accompagnato da membri del comitato No Ecoballe a Carinola ha raggiunto la questura di Caserta. Non ci è dato saper il contenuto esatto del loro colloquio, perché non eravamo presenti. Ma sembra che il questore abbia rimproverato il Sindaco di Carinola di non aver lasciato libero accesso ai tecnici del commissariato per effettuare i rilievi come concordato.

Pasquale Di Biasio ha difeso la linea tenuta come consequenziale ed inevitabile atto di tutela della salute pubblica e dell’ambiente seriamente minacciato dall’azione del commissariato. Quest’ultimo, infatti, si è dimostrato incapace di produrre documenti che dimostrino un’indagine, anche solo semi-seria, che tenga in considerazione la natura dei luoghi che si vorrebbero contaminare.

Altre denunce sarebbero state inoltrate nella mattinata e altre attività sarebbero state avviate dal pool di legali che segue il caso per il Comune di Carinola.

Nella giornata ci sono stati poi incontri tra i sindaci interessati e i consulenti, ma l’esito di questi incontri non ci è noto.

I consulenti sarebbero abbastanza fiduciosi nella inidoneità del sito e delle spese enormi che sarebbero necessarie per mettere in sicurezza l’area.

Ma null’altro è a nostra conoscenza

Nella serata il comitato “Terra Felix, coordinato da Pasquale Marigliano, si è incontrato presso le sale parrocchiali della Chiesa di S. Andrea per fare il punto della situazione. Numerosi sono stati gli interventi e i temi affrontati. E’ venuta fuori tra l’altro una latente insofferenza molto diffusa verso “le passerelle” dei politici a Carabottoli” che francamente segnaliamo come “pericolosa per la causa”. Nel momento in cui non i politici, senza distinzione di parte, “eviteranno di venire a Carabottoli” le possibilità che le balle rotolino da qualche altra parte, a nostro avviso, diminuiranno sensibilmente e non aumenteranno.

Domani la giornata sarà fredda e sarebbe bello che qualche buona notizia intervenisse a scaldare i nostri cuori. Ma non arriverà.

Ci piace per il momento almeno sognarlo, perchè i nostri sogni nesuno mai li potrà fermare.


mercoledì 2 gennaio 2008

INIBITO L'ACCESSO DEI TECNICI DEL COMMISSARIO A CARABOTTOLI

L'ordinanza sindacale del Comune di Carinola è stata determinata dall'incontro tenutosi nella mattinata del 2 Gennaio con i tecnici della struttura commissariale per l'emergenza dei rifiuti in Campania.
Mentre l'ARPAC su richiesta del commissario Pansa ha ribadito con una corposa documentazione l'inidoneit del sito il Prefetto ha inviato una relazione geotecnica molto striminzita da cui emerge:
- che, contrariamente all'arpac , nessuna indagine specifica sul sito è stata fatta, nè vi è alcun progetto definitivo.
I numerosi tecnici presenti allibiti per il comportamento della struttura commissariale hanno censurato in modo netto l'unica relazione prodotta in cui apoditticamente "viene escluso l'inquinamento dell'area".
Questa versione, in netto contrasto con i rilievi dell'ARPAC, hanno consigliato al Sindaco di tutelare la salute pubblica e l'ambiente mediante l'adozione di un provvedimento forte.
MA LA STORIA RECENTE DIMOSTRA CHE
DELLA STRUTTURA COMMISSARIALE NON
CI POSSIAMO FIDARE

DOMANI MATTIINA ALLE 10 E' ATTESO A CARABOTTOLI
L'ARRIVO DELL'ON. AITA CHE INTENDE VERIFICARE
PERSONALMENTE LO STATO DEI LUOGHI

LA LEGGE DELL'EMERGENZA

2-GEN-2008

QUESTA MATTINA AL COMUNE DI CARINOLA:


- I TECNICI DELL'ARPAC HANNO CON FORZA RIBADITO LA NON IDONEITA' DEL SITO DI CARABOTTOLI;


- I TECNICI DEL COMMISSARIATO SI SONO RISERVATI DI ESAMINARE LA NUOVA DOCUMENTAZIONE DELL'ARPAC CHE RIBADISCE L'INIDONEITA' DEL SITO;


- I TECNICI DEL COMMISSARIATO HANNO ESIBITO UNA RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA E NOTA INTEGRATIVA IN CUI APODITTICAMENTE, SENZA ALCUN SUPPORTO TECNICO SCIENTIFICO, VIENE "ESCLUSO OGNI RISCHIO DI INQUINAMENTO".


- IL SINDACO DI CARINOLA SI E' RISERVATO DI ASSUMERE L'ADOZIONE DI OGNI OPPORTUNO E CONSEQUENZIALE PROVVEDIMENTO, ANCHE IN ORDINE ALL'ACCESSO;


ALLE 13.30 SI E' CHIUSA LA RIUNIONE.


SULLA BASE DEGLI ELEMENTI IN POSSESSO IL SINDACO DI CARINOLA HA EMESSO UN'ORDINANZA SINDACALE DI INIBIZIONE DELL'ACCESSO AL SITO A TUTELA DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE.


martedì 1 gennaio 2008

APPELLO

appello

Alle cittadine e ai cittadini della provincia di Caserta

Ai Comitati di lotta, alle associazioni e ai movimenti

Al Presidente della provincia di Caserta

Ai Sindaci della provincia di Caserta

Ai parlamentari e agli esponenti di governo che vivono in provincia di Caserta

Al Prefetto di Caserta

Al Commissario Straordinario ai Rifiuti

Al Commissario Straordinario alle Bonifiche


Nonostante l'evidenza di una emergenza diventata dramma a causa di una gestione straordinaria durata 14 anni, nonostante gli sprechi di denaro pubblico, con oltre mezzo miliardo di euro all'anno, nonostante un sistema emergenziale che si è autoalimentato senza controlli, nonostante le conclusioni della commissione bicamerale di inchiesta sulla Campania che ha dato un giudizio estremamente negativo del commissariamento mettendo sotto accusa il sistema di potere politico regionale che ha determinato lo stato di cose, il Governo nazionale ha deciso di prorogare una gestione commissariale che ha costituito non “una soluzione inefficace”, ma il problema stesso. Abbiamo atteso con poca fiducia il Consiglio dei Ministri del 28 dicembre. E puntualmente la doccia gelata ci è arrivata addosso. Adesso di fronte a noi ci sono altri 11 mesi di commissariamento straordinario in continuità con quello appena trascorso.

Ma anche in queste condizioni non dobbiamo arrenderci. La lotta continua.

Intanto chiediamo agli esponenti del governo, parlamentari, consiglieri regionali che vivono in provincia di Caserta di sostenere apertamente e con forza le ragioni della correttezza e del ripristino della legalità, troppo spesso messa sotto i piedi dal Commissariato Straordinario, e di difendere la provincia di Caserta, che da sola ospita il 70% delle eco-balle prodotte in Campania.

In secondo luogo chiediamo al Presidente della provincia di Caserta di avanzare nuovamente, in forma ufficiale, al nuovo Commissario Straordinario, come le province di Salerno e di Benevento, la richiesta di una gestione autonoma del ciclo dei rifiuti e la restituzione dei pieni poteri, delle risorse e delle opportunità alle municipalità e alla provincia per un ciclo virtuoso, non basato sul binomio “trasporta e distruggi” (discariche, cdr, termovalorizzatori), ma, così come sostenuto nelle osservazioni dell’Ente Provincia al Piano Regionale, sull’opposta buona pratica della riduzione, raccolta differenziata, riciclaggio, tecnologie dolci per la frazione indifferenziata, incentivando le municipalità a tali buone pratiche e lasciandole libere di conferire i materiali differenziati ai riciclatori, fornendo a tutti i comuni che ne fanno richiesta le risorse per realizzare le isole ecologiche e realizzando subito almeno 5 impianti di compostaggio nella provincia.

In terzo luogo chiediamo al dott. Cimmino, nuovo Commissario Straordinario, un incontro urgentissimo affinché sia possibile presentare le proposte in merito alla crisi causata dalla stessa gestione commissariale. Sebbene non tocchi a noi, che subiamo l’arroganza di questo sistema, avanzare ipotesi di soluzione, di fronte però a questa crisi che investe la dignità e la salute del nostro popolo, ci assumiamo per senso di responsabilità questo onere, ritenendo necessario dare una risposta immediata per far fronte in maniera ragionevole alle migliaia di tonnellate di rifiuti tal quali riversati in strada e le migliaia di eco-balle in attesa di sito provvisorio. Sarebbe un grave errore spostare questi rifiuti in aree agricole – come quelle individuate a Carinola e a Pignataro - o in cave dismesse, in quanto in entrambi i casi i rischi di inquinamento delle falde e di distruzione delle economie è molto alto. Peraltro la stessa normativa vigente, ed in particolare la Legge 228/2001 art.21, vieta esplicitamente l’utilizzo di aree agricole come discarica, e obbliga tutte le Istituzioni preposte a definire le zone di fondamentale importanza agraria dove è fatto divieto di localizzare siti per stoccaggio o discariche di rifiuti: questa legge deve essere rispettata, e dunque bisogna subito revocare le ordinanze relative a Carabottoli e ai Cento Moggi. Proponiamo, invece, sia per lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti di livello municipale o di ambito, che per i siti di stoccaggio provvisorio delle ecoballe, capannoni industriali in disuso, con costi di acquisto o di fitto a carico del Commissariato, scelti in aree idonee, lontano da centri abitati e comunque con il consenso delle municipalità e delle popolazioni. Tali strutture dismesse, essendo già pavimentate, coperte e totalmente o parzialmente chiuse, con adeguata impermeabilizzazione e dotazione di impianti di captazione del percolato e di ventilazione, possono contribuire anche alla inertizzazione delle ecoballe e dei rifiuti e comunque impedirebbero gli effetti di inquinamento e di danneggiamento della produzione agricola che invece sono determinati da posizionamenti in zone agricole o comunque in aree scoperte e non attrezzate. In questo modo si eviterebbe inoltre il concentramento su un unica zona di tutto l'impatto ambientale. Tale indicazione è naturalmente valida solo per i rifiuti che già sono stati prodotti, mentre ribadiamo la necessità di responsabilizzare subito province e comuni e raggiungere in tempi drasticamente brevi gli obiettivi previsti dalla legislazione nazionale in ordine alla raccolta differenziata, obiettivi che le buone pratiche di diversi comuni in provincia di Caserta e in Campania, oltre che in Italia, dimostrano possibili e realistici.

Chiediamo, pertanto, che si convochi in seduta straordinaria il Consiglio Provinciale con la presenza del Commissario Straordinario per discutere di queste proposte, e che di seguito venga convocata la conferenza dei Sindaci della provincia per assumere le decisioni conseguenti.

Hanno aderito per il momento:

Il Coordinamento dei comitati di lotta dell'Agro Caleno, le federazioni provinciali di Caserta di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi, Sinistra Democratica, Riccardo Luberto (socio Legambiente; http://carinolanoecoballe.blogspot.com), Lino Martone (altragricoltura), Giosuè Bove (segr. prov.le rifondazione comunista), Enzo Falco (segr. prov.le Verdi), Giuseppe Di Gregorio (segr. prov.le Sinistra Democratica), Francesco Nigro (segr. prov.le Comunisti Italiani), Maria Carmela Caiola (assessora provinciale), Enrico Milani (assessore provinciale) Amilcare Nozzolillo (capogruppo PRC – Sinistra Arcobaleno consiglio provinciale), Davide De Stavola (segr. circolo PRC Pignataro), Giancarlo Di Marco (segr. circolo PRC Sessa Aurunca), Roberto Rotunno (segr. circolo PRC Carinola), Francesco dell'Ovo (segr.circolo PRC Sparanise e consigliere comunale), Giorgio Valente (consigliere comunale PRC Pignataro), Tesia Fuoco (segr. circolo PRC Calvi Risorta), Carmelo Bonacci (consigliere e assessore PRC Calvi Risorta), Amedeo La Peruta (segr. circolo PRC Capua), Sergio Raucci (comitato polit. prov.le PRC), Giovanni Capobianco (Vice-Sindaco di Capodrise), Raffaele Aveta (presidente parco di Roccamonfina), Angelo Veltre (responsabile provinciale rifiuti ed energia), Pasquale Pino (assessore all'ambiente del Comune di Teano), Roberto Fusciello (responsabile Giovani Verdi), Del Vecchio Gerardo (Verdi Pignataro Maggiore), Lorenzo Razzino (Verdi Carinola), Enzo Compagnone (assessore Sessa Aurunca), Clemente Carlino (vice sindaco Grazzanise), Giarcarlo Burrelli (Verdi Mondragone), Tony Bonaccio (Verdi Pastorano), Antonio Casolaro (cittadino),

PROPOSTA


La politica si dovrà prima o poi riappropriare dei compiti che gli appartengono.

Altrimenti il sistema politico e i relativi costi diventano … spese inutili.

E forse è arrivata l’occasione giusta. Montagne di immondizia per strada ci rappresentano con sufficiente chiarezza il quadro della situazione dei rifiuti in Campania. Nessuno può negare che il problema c’è. Come nessuno può negare che, forse, il problema c’è da sempre e per qualcuno “se non ci fosse bisognerebbe inventarlo”. L’emergenza è diventata lo schermo in grado di oscurare ogni altro “dettaglio”. L’ambiente? E’ un dettaglio. La salute dei cittadini? E’ un dettaglio. Le leggi? Sono un dettaglio. Le reazioni delle popolazioni locali rispetto a scelte palesemente dissennate? Sono un dettaglio. Al massimo sono “paure irragionevoli” e “ingiustificati localismi”.

Il governo si è espresso con una … proroga nel decreto mille proroghe. La casta ha partorito il… proroghino. L’impianto che non funziona è rimasto uguale. Il Prefetto Pansa è stato sostituito dal neo prefetto Cimmino, suo vice. Tutto continua. Dopo Lo Uttaro, Taverna del re, ora occorre qualcuno che si assuma la responsabilità per Pignataro e Carinola (o Carino’la che sembra piaccia di più) perché “con le buone o con le cattive si devono prendere la munnezza”.

In ballo non ci sono, ovviamente, solo i rifiuti di Caserta ma … i rifiuti in senso ampio.

Lo Uttaro docet.

Ma a Carino’la c’è l’acqua affiorante, dice l’ARPA’C? Ma al commissario figuratevi un po’ che interessa l’ambiente e la salute delle popolazioni peraltro “irragionevoli”.

Ma poi non si potrà fare più la mozzarella DOP, non si potrà più fare agricoltura di qualità. Pazienza. Cose che capitano. Poi si vede, adesso dobbiamo togliere l’immondizia dalle strade. Adesso la regola è una sola: la regola dell’emergenza e cioè nessuna regola. Poi una volta che tutto sarà fatto arriveranno, forse, anche i giudici. Capita sempre, capiterà anche questa volta. Niente paura, tutto è pagato, anche le spese processuali.

Sindaci, consiglieri comunali, provinciali, regionali, parlamentari, di tutti i partititi e di tutti gli schieramenti ma allora a che servono?

Abbiamo il commissario che decide del nostro futuro, crediamo che basta e avanza.

Per il ripristino della legalità, il recupero della credibilità della politica, il rilancio della provincia di Caserta sullo scenario regionale noi crediamo che la misura è colma ed è arrivato il momento di dire

BASTA

a disastri ambientali incontrollati e incontrollabili, Basta a logiche emergenziali. Basta a piani che non hanno alcuna logica se non quella di produrre discariche, siti di stoccaggio e … inquinamento.

Per questi motivi ci siamo decisi ad aderire convintamene all’iniziativa politica volta, tra l’altro, a chiedere un consiglio provinciale straordinario in tempi rapidi sul tema dell’emergenza rifiuti, in cui la provincia di Caserta, come hanno già fatto altre province, chieda l’autonomia di gestione al commissario Cimmino.

Nella convinzione che oggi in provincia di Caserta ci siano le condizioni per portare avanti una battaglia di legalità e di dignità crediamo in questa iniziativa.

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