appello
Alle cittadine e ai cittadini della provincia di Caserta
Ai Comitati di lotta, alle associazioni e ai movimenti
Al Presidente della provincia di Caserta
Ai Sindaci della provincia di Caserta
Ai parlamentari e agli esponenti di governo che vivono in provincia di Caserta
Al Prefetto di Caserta
Al Commissario Straordinario ai Rifiuti
Al Commissario Straordinario alle Bonifiche
Nonostante l'evidenza di una emergenza diventata dramma a causa di una gestione straordinaria durata 14 anni, nonostante gli sprechi di denaro pubblico, con oltre mezzo miliardo di euro all'anno, nonostante un sistema emergenziale che si è autoalimentato senza controlli, nonostante le conclusioni della commissione bicamerale di inchiesta sulla Campania che ha dato un giudizio estremamente negativo del commissariamento mettendo sotto accusa il sistema di potere politico regionale che ha determinato lo stato di cose, il Governo nazionale ha deciso di prorogare una gestione commissariale che ha costituito non “una soluzione inefficace”, ma il problema stesso. Abbiamo atteso con poca fiducia il Consiglio dei Ministri del 28 dicembre. E puntualmente la doccia gelata ci è arrivata addosso. Adesso di fronte a noi ci sono altri 11 mesi di commissariamento straordinario in continuità con quello appena trascorso.
Ma anche in queste condizioni non dobbiamo arrenderci. La lotta continua.
Intanto chiediamo agli esponenti del governo, parlamentari, consiglieri regionali che vivono in provincia di Caserta di sostenere apertamente e con forza le ragioni della correttezza e del ripristino della legalità, troppo spesso messa sotto i piedi dal Commissariato Straordinario, e di difendere la provincia di Caserta, che da sola ospita il 70% delle eco-balle prodotte in Campania.
In secondo luogo chiediamo al Presidente della provincia di Caserta di avanzare nuovamente, in forma ufficiale, al nuovo Commissario Straordinario, come le province di Salerno e di Benevento, la richiesta di una gestione autonoma del ciclo dei rifiuti e la restituzione dei pieni poteri, delle risorse e delle opportunità alle municipalità e alla provincia per un ciclo virtuoso, non basato sul binomio “trasporta e distruggi” (discariche, cdr, termovalorizzatori), ma, così come sostenuto nelle osservazioni dell’Ente Provincia al Piano Regionale, sull’opposta buona pratica della riduzione, raccolta differenziata, riciclaggio, tecnologie dolci per la frazione indifferenziata, incentivando le municipalità a tali buone pratiche e lasciandole libere di conferire i materiali differenziati ai riciclatori, fornendo a tutti i comuni che ne fanno richiesta le risorse per realizzare le isole ecologiche e realizzando subito almeno 5 impianti di compostaggio nella provincia.
In terzo luogo chiediamo al dott. Cimmino, nuovo Commissario Straordinario, un incontro urgentissimo affinché sia possibile presentare le proposte in merito alla crisi causata dalla stessa gestione commissariale. Sebbene non tocchi a noi, che subiamo l’arroganza di questo sistema, avanzare ipotesi di soluzione, di fronte però a questa crisi che investe la dignità e la salute del nostro popolo, ci assumiamo per senso di responsabilità questo onere, ritenendo necessario dare una risposta immediata per far fronte in maniera ragionevole alle migliaia di tonnellate di rifiuti tal quali riversati in strada e le migliaia di eco-balle in attesa di sito provvisorio. Sarebbe un grave errore spostare questi rifiuti in aree agricole – come quelle individuate a Carinola e a Pignataro - o in cave dismesse, in quanto in entrambi i casi i rischi di inquinamento delle falde e di distruzione delle economie è molto alto. Peraltro la stessa normativa vigente, ed in particolare
Chiediamo, pertanto, che si convochi in seduta straordinaria il Consiglio Provinciale con la presenza del Commissario Straordinario per discutere di queste proposte, e che di seguito venga convocata la conferenza dei Sindaci della provincia per assumere le decisioni conseguenti.
Hanno aderito per il momento:
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