alberghi NO ECOBALLE A CASERTA: Caro SUPERCOMMISSARIO
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mercoledì 9 gennaio 2008

Caro SUPERCOMMISSARIO

Innanzitutto non ce ne volere se, solo per comodità, di seguito ti chiameremo DG. Non ti fregeremo del titolo di "commissario straordinario per la creazione dell'emergenza" perchè abbiamo bisogno di credere che con il tuo arrivo si apra una pagina nuova e si chiuda definitivamente una pagina vergognosa della nostra storia recente.
Quindi vogliamo solo augurarti buon lavoro di cuore.
Le difficoltà ambientali della nostra terra ti dovrebbero già essere abbastanza note. Ti segnaliamo le poche convinzioni che abbiamo nel corso della nostra breve esperienza maturato senza per questo avere la pretesa di essere voler essere esaustivi o risolutivi dei problemi che incontrerarai:

- la raccolta differenziata è un capitolo dolente e allo stesso tempo la chiave di volta della soluzione della maggior parte dei problemi nel breve-medio-lungo periodo.
Fare la differenziata infatti significa ridurre e di molto la necessità di nuovi siti per discariche e stoccaggio. Nessuno ha parlato di dfferenziata fino a che l'emergenza non è balzata all'attenzione del governo nazionale. Più si riuscirà a convincere la gente a differenziare-riusare-riciclare meno emergenze vivremo. La popolazione è stata sempre disincentivata per carenze soprattutto della filiera di raccolta, per la mancanza di isole ecologiche, per l'organizzazione di servizi improbabili gestiti dai consorzi che sembravano fatti ad arte per non fornire nessun servizio.
Il passo ora
con l'intervento del governo dovrebbe essere stato fatto verso il non ritorno . Ma tutti i comuni hanno già in passato cercato di realizzare La raccolta differenziata . Quelli che non ci sono riusciti vanno affiancati con quelli che ci sono riusciti. I buoni esempi indicano sul territorio le competenze da utilizzare. Non ci può essere innovazione senza acquisizione di know-how. Resta fermo il punto che le resistenze arriveranno da tutte le parti, con molteplici motivazioni. ;

- l'individuazione dei siti idonei è un altro grande problema. Numerosi studi sono stati fatti da più e meno autorevoli personalità del mondo scientifico ma a questo punto non sappiamo proprio quali siano giusti. L'unica certezza è che quelli individuati dal commissario di sicuro "sono a forte rischio inquinamento" e vanno tutti rivisti. Non c'è in questa affermazione un'accusa al commissario ma alla sua struttura che si muove poco e male, forse perchè troppo schermata dalla normativa vigente. Non ci risultano adottate griglie di criteri nè procedure verificabili. E' dimostrato che ... si salta nello stesso comune da una parte all'altra con disinvoltura. A questo punto si poteva anche sorteggiare, non c'era bisogno di tante spese inutili. I poteri forti cercano di indirizzare il commissario in un'area di proprietà privata e se ci riescono l'affare è fatto. Se non ci riescono l'affare si sposta su un momento successivo quello della messa in sicurezza in tempi brevi del sito. Più lavori si progettano e si fanno meglio è, più cemento si usa ... più si guadagna. Il profilo sanitario e ambientale è secondario, viene automaticamente superato dall'emergenza che centuplica il profilo sanitario ed ambientale nelle aree urbane.

- l'interesse dei poteri forti è controllare e gestire discariche per poi poter piazzare rifiuti tossici e nocivi insieme a quelli RSU normali. Come ben saprai ciò avviene anche attraverso la riconversione dei rifiuti stessi e, quindi, con l'intervento di aziende del settore. In questo momento poi è facile che ciò avvenga mescolandoli direttamente ai cumuli esistenti per strada. Bisogna quindi vigilare sui rifiuti e delimitare aree in cui possono essere depositati e orari di consegna. Non basterebbero centomila agenti. Quindi bisogna coinvolgere la gente ed invitarla a segnalare, con garanzia di anonimato, ogni movimento sospetto che avvenga nelle strade dove ci sono rifiuti.





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